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 Cominciate col fare
ciò che è necessario,
poi ciò che è possibile.
E all'improvviso
vi sorprenderete 
a fare l'impossibile.   
 
Attribuita a S. Francesco d'Assisi
   
  
      

   
  
      

- Per il 5 per 1000 il codice fiscale della nostra ONG-ONLUS PUNTO DI FRATERNITA' è: 95027620103 - ULTIMO AGGIORNAMENTO 23 GIUGNO 2021

   
  
 I PRIMI FRATI CAPPUCCINI LIGURI    

 I primi frati cappuccini, della Provincia di Tolosa, arrivarono nell'Oubangui-Chari nel 1938. Dopo di loro, molti altri seguirono: di Savoia, Genova, Lione, Parigi, Quebec, Parma, Foggia, Svizzera, Cosenza, Cracovia e altre Province. Da allora fino ad oggi, circa 330 frati hanno vissuto e lavorato in un territorio immenso che, l'indipendenza dal colonialismo nel 1960, ha formato due Paesi: Tchad e RCA. Il lavoro apostolico ha dato vita a 8 diocesi e otto frati sono stati fatti Vescovi, di cui due sono ancora in servizio, uno in RCA e uno in Tchad.

Nel 1949 che i primi Cappuccini Liguri arrivarono in Centrafrica (allora Africa Equatoriale Francese o Oubaugui-Chari). Si trattava dei Padri Ireneo Calcagno e Giusto Burla e dei Fratelli Corrado Erinni e Bernardino (reduci dalla Missione Etiopica), che si recavano a collaborare con i Fratelli Tolosani e Savoiardi.
Nel 1951 II piccolo drappello Ligure si rinforzerà con l'arrivo dei Padri Vincenzo Ferrari e Antonio Roba (essi pure reduci dall'Etiopia).
Nel 1952 arriverà  P. Umberto Vallarino, Fr. Francerco Alfieri, terziario, e dei PP. Carlos e Leone da Buenos Aires (questi ultimi due del Commissariato Rio-Platense, fondato dai Genovesi).
Nel 1959 un altro piccolo drappello: P. Ernesto Rebagliati con i Padri Florido d'Arenzano e Raffaele Amoretti da Pietrabruna (questi due saranno presto costretti a rimpatriare per ragioni di salute).
Nel frattempo, avendo i Padri della Provincia di Tolosa concentrato il loro impegno nel Ciad e quelli di Savoia nel settore di Berberati, ai Cappuccini Genovesi era stato affidato tutto il vastissimo territorio di Bouar.
Cresceva allora l'impegno della Provincia Ligure nell'invio di più consistenti e più fresche energie: partivano i Padri Cipriano Vigo ed Mons, Agostino Delfino (Vescovo di Berberati fino al 2010) (1960), P. Valentino Vallarino (1963), i PP. Armando Gianni (l'attuale Vescovo di Bouar), PP. Massimiliano Ferrari e Martino Mornacchi (1965), P. Mansueto Parodi (1966), e i PP. Antonino Panteghini e Pio Vallarino (1967), i PP. Felice Moggia, Luca Spazzini e l'indimenticabile meccanico Fr. Pancho (Francesco) Montinaro (tutti nel 1970), i PP. Enzo Canozzi e Leone Montagner (1971), P. Agostino Bassani (1973), P. Cirillo Marchi e Fra Francesco Roncallo (1979).

   
  
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Il modo di essere missionari,
la testimonianza di vita evangelica,
l'amore ai poveri,
la povertà vissuta,
compiono continui miracoli di beneficenza.
E finchè ci saranno tali uomini,
il mondo non dovrà perdere
la speranza di salvarsi.
 
Papa Giovanni XXIII
 
   
  
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